Da tempo ormai si discute su come sia possibile integrare i consumi con una produzione e una distribuzione attente all’ambiente, e proprio questa tematica è portata all’attenzione del mondo intero in occasione di Expo 2015. Una proposta ci viene dai G.A.S…. ma cosa sono? L’Associazione “L’Ortazzo” ci ha inviato questo articolo per spiegarcelo, rispondendo alle domande che probabilmente vi state facendo leggendo queste prime righe!
A TUTTO G.A.S.
Cos’è un G.A.S.?
“Quando un gruppo di persone decide di incontrarsi per riflettere sui propri consumi e per acquistare prodotti di uso comune, utilizzando come criterio guida il concetto di giustizia e solidarietà, dà vita a un GAS, un Gruppo di Acquisto Solidale.”
I GAS nascono dall’esigenza di cercare una alternativa ad un modo di consumare poco attento, essere un GAS perciò non vuole dire soltanto risparmiare acquistando in grandi quantitativi, ma soprattutto chiedersi che cosa c’è dietro a un determinato bene di consumo, se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate; quanto del costo finale serve a pagare il lavoro e quanto invece la pubblicità e la distribuzione; qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto…
Come funziona il nostro G.A.S.?
Il gruppo attualmente è composto da quasi trenta famiglie aderenti, provenienti in prevalenza da Caldonazzo, Calceranica, Levico e dai paesi dell’Altopiano della Vigolana. Funziona attraverso l’impegno delle famiglie socie, che hanno un ruolo attivo nel gestire i contatti con i produttori e la distribuzione dei prodotti. Gli acquisti vengono proposti periodicamente in una piattaforma online: ciascun socio referente segue il relativo produttore. Molti di questi sono già “testati e di fiducia” da parte del GAS Ortazzo, altri nuovi possono essere presentati, valutati e aggiunti.
Le famiglie si mantengono continuamente in contatto tramite mail, gli acquisti e i ritiri vengono coordinati attraverso il gestionale e l’utilizzo di sms e mail. I pagamenti avvengono automaticamente attraverso la banca e pertanto non vi è circolazione di contanti. Periodicamente, gli aderenti si ritrovano per confrontarsi sulle attività, su nuove proposte, per accogliere nuovi membri, eccetera. Vengono inoltre organizzati incontri con i produttori, visite alle aziende, degustazioni e attività di autoproduzione collettive.
Che criteri vengono applicati?
I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono: qualità del prodotto, dignità del lavoro, rispetto dell’ambiente. I GAS pongono anche grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti da agricoltura biologica od equivalenti e agli imballaggi a rendere.
Il Documento base dei GAS fa riferimento a quattro filoni per indicare motivazioni e linee guida per gli acquisti: sviluppare e mettere in pratica il consumo critico, sviluppare e creare solidarietà e consapevolezza, socializzare e… “l’unione fa la forza”.
I principi di equità e solidarietà si estendono quindi ai membri del GAS, ai produttori e loro lavoratori, ai popoli del sud del mondo e al rispetto dell’ambiente.
Nello specifico il nostro gruppo non ha imposto la certificazione bilogica, biodinamica o equivalenti, in quanto spesso si conoscono personalmente alcuni contadini che pur non avendo la certificazione, seguono tutti i principi sopra descritti.
Quali sono gli “impegni” di una famiglia associata?
Nel nostro gruppo, dopo qualche mese di ambientamento, ogni famiglia è invitata a rendersi disponibile per un ruolo attivo, senza forzare, ma secondo le proprie disponibilità. Molte famiglie sono spaventate da questo aspetto, ma secondo noi va vissuto come un piacere: un’occasione per incontrare persone nuove con cui confrontarsi e condividere proposte o difficoltà. L’investimento di tempo per l’impegno sociale si ripaga ed è costruttivo, soprattutto in una società come quella in cui ci troviamo ora, che divora il nostro tempo lasciando poco spazio per le relazioni! E vivere l’esperienza GAS è insieme azione e rel-azione.
Altre attività
Conclusa tra il 2013 e il 2014 l’esperienza della gestione dell’”orto-laboratorio” alle Lochere, la nostra associazione, oltre a mantenere attivo il Gruppo di Acquisto Solidale, continua nell’intenso lavoro di progettazione e realizzazione di varie attività di formazione/informazione. Nell 2015, oltre alla sesta edizione dei “LunAdì dell’Ortazzo” che si è tenuta in primavera, ed alle altre iniziative già realizzate, come un workshop di autoproduzione di detersivi sono in programma altre attività tra cui uno scambio con il progetto “L’Orto in Carcere” per conoscere l’esperienza della Casa Circondariale di Spini di Gardolo, la partecipazione alla fiera “Fà la Cosa Giusta” dal 23 al 25 ottobre nello stand dei GAS ed anche ospitando in casa dei produttori.
Stiamo inoltre già iniziando a pensare al prossimo ciclo di serate, che si terrà a marzo 2016: l’idea è di raccogliere e riprendere le proposte che ci vengono dal territorio, dai partecipanti, da associzioni ed enti partner. Chi volesse proporre un argomento può contattarci.
Contatti
Gruppo Facebook “L’Ortazzo”